Volo VFR


IL VOLO VFR

(principi fondamentali del volo VFR simulato) 

 Il Volo VFR è quel particolare tipo di volo condotto in accordo alle Visual Flight Rules, ovverosia, secondo le regole del volo a vista.

Più in particolare, per questa tipologia di volo, sono indispensabili l’uso della bussola, delle carte aeronautiche VFR, del cronometro e non ultima della vista.

Nella conduzione del volo a vista è necessario, se non indispensabile,  individuare nel territorio sottostante di sorvolo dei punti visivamente riconoscibili come autostrade, linee ferroviarie, zone industriali, località, foci di fiumi costoni rocciosi, laghi, linee costiere e quant’altro possa essere di ausilio per sapere dove ci si trova.

Proprio per questo è vietato effettuare voli VFR in pieno mare senza alcun riferimento fisso visivo.

E’ necessario, inoltre, utilizzare un giornale di volo “flight log” dove riportare i vari punti di riporto e i tempi stimati di arrivo in termini di minuti e di orario, calcolati tenendo conto della velocità che si vuole tenere e della distanza tra un punto e l’altro.

Ciò risulta fondamentale per tre ottimi motivi, il primo per comunicare al Servizio Informazione Volo FIS lo “stimato”  del successivo punto di riporto, secondo per avere sempre la consapevolezza di dove si è, e di quando si arriverà al successivo punto di riporto, terzo per calcolare valutare eventuali ritardi o anticipi nella percorrenza della rotta pianificata e le relative motivazioni.

Com’è chiaro quindi il volo VFR differisce per molteplici aspetti dall’altra tipologia di volo quello IFR Instrumental Flight Rules, regole del volo strumentale dove nella navigazione aerea prevale l’utilizzo della strumentazione di bordo.

In questo mini tutorial, che non ha alcuna pretesa di rigore o di esaustività, si cercherà di evidenziare in sintesi le peculiarità del volo a vista, rivolgendosi ai piloti che intendono approcciarsi per la prima volta al volo VFR.

Innanzitutto, partendo per un volo VFR, da un aeroporto controllato, non abbiamo la necessità di richiedere l’autorizzazione per la messa in moto e/o per la spinta all’indietro (push back), ma, contatteremo direttamente il controllo di terra (round) o la torre (tower) per ottenere l’approvazione del piano di volo e il rullaggio.

 SEPARAZIONE

Nel volo a vista la responsabilità della separazione con gli altri aeromobili e dagli altri ostacoli orografici è a esclusivo carico del pilota, questi si avvarrà:

a Terra: delle informazioni del controllo di Terra (Ground) negli aeroporti controllati, oppure, inviando messaggi all’Area tramite l’apposita frequenza radio 112.80 Mhz;

in Volo si avvarrà della vista rimanendo in contatto con il FIC (Flight Information Control) detto comunemente Radio, facendo attenzione a non entrare nelle aree vietate di sorvolo indicate nelle carte VFR.

Si noti che il Centro Informazione Volo “Radio” non da autorizzazioni, ma, riceve e da informazioni sul traffico aereo VFR, nonché presta assistenza agli aerei che eventualmente dovessero, in caso di difficoltà, richiedere assistenza per problemi con l’aereo o per smarrimento della rotta.  

Condizioni VMC

Il volo VFR sarà possibile solo qualora ci siano le condizioni di visibilità sufficienti a garantire la sicurezza, e cioè:

1 voli condotti di giorno, condotti cioè da mezz’ora prima del sorgere del sole a mezz’ora dopo il tramonto.

2 Condizioni di visibilità stabiliti in:

   5 km se il livello di volo è sotto  100   
   8 km se il livello di volo è sopra 100

3 Distanza dalle nubi uguali o superiori a:

  1.500 metri in orizzontale
  1.000 piedi (feet) circa 300 metri in verticale

4 Velocità del vento non superiore a 15 nodi kts in decollo e 10 nodi in atterraggio.

Un’immagine esplicativa può essere quella riportata nella sezione a fianco.

 

Livelli di volo VFR

(regole dei livelli di volo semicircolari) 

Nel caso del volo VFR si adotta un unico livello di transizione, pari a 3.000 piedi MSL (sul livello del mare) o 1.000 piedi AGL (sopra il livello del terreno) quale delle due è maggiore, sia in decollo che in atterraggio.

Al di sotto di questo livello l’altimetro verrà impostato sul QNH locale, al di sopra sul QNE (29.92 o 1013).

Questo spiega anche perché i livelli semicircolari cominciano da FL35.

Anche nel VFR si applicano le regole dei livelli di volo semicircolari.

I livelli di volo si applicano al di sopra dei 3.000 piedi di quota o 1.000 piedi AGL (la più alta delle due) e aggiungendo 500 piedi.

In Italia:

da 090° a 269° (settore SUD) - Livelli DISPARI +500 piedi: (FL 35, 55, 75, ...195)

da 270° a 089° (settore NORD) - Livelli PARI +500 piedi (FL 45, 65, 85,...185)

regoletta mnemonica: la parola sud e composta da 3 lettere, quindi livelli di volo dispari, la parola nord è composta da 4 lettere quindi livelli di volo pari

Fuori dall’Italia:

i livelli sono dispari da 000° a 179° e pari da 180° a 359°.

Piani di Volo VFR

Nella preparazione del piano di volo VFR bisogna tenere in considerazione le seguenti regole:

1) Negli aeroporti controllati, nelle fasi del decollo, del sorvolo dell’area CTR e ATZ, e dell’atterraggio bisognerà indicare i punti di ingresso e d’uscita, chiamati in gergo “cancelli”, rispettandone la quota riportata nelle carte di volo VFR; nelle carte VFR tali punti sono contrassegnati da triangolini colorati.

 2) fuori dalle aree controllate (ATZ-CTR) potrebbe essere opportuno indicare delle zone geograficamente rilevanti e facilmente visibili come paesi, località, montagne, foce di fiumi, ecc… che costituiranno i punti di riporto al Centro Informazione Volo FIS.

Nel volo VFR condotto nelle zone non controllate, poiché, la responsabilità della separazione con gli altri aerei è a carico del pilota, questi potrà  generalmente discostarsi dalla rotta e cambiare quota di volo, senza bisogno di chiedere autorizzazioni.

Tuttavia, su richiesta dell’ATC o del FIS, avrà il dovere di “riportare” i punti presenti nel piano di volo una volta raggiunti ed eventualmente, sempre su richiesta del controllore, fornire un orario stimato nel quale si pensa di raggiungere il riporto successivo.

Regole di navigazione

1) in caso di avvicinamento frontale, ogni aereo vira alla propria destra;
2) in caso di sorpasso, l’aereo più veloce supera sulla destra;
3) in caso di avvicinamento su rotte convergenti ha la precedenza l’aereo sulla destra;
4) in atterraggio ha la precedenza l’aereo ad altezza più bassa.